La pompa di calore, versatile ed efficiente

L’installazione di pompe di calore ha visto un incremento esponenziale negli ultimi anni sia nella domanda che nell’offerta dei servizi termoidraulici, chiaramente trainato da un crescendo del loro impiego in tutti gli ambienti, domestici e professionali. A cosa si deve il successo di questo particolare prodotto? E soprattutto, vale sempre la pena di installare una pompa di calore?

Innanzitutto vediamo cosa si intende con “pompa di calore”: è un sistema di termoregolazione alimentato ad energia elettrica, il cui rendimento in termini di energia restituita è tra i più alti nel settore delle comuni tecnologie di riscaldamento, restituendo in termini energetici fino a 6 volte il numero di kW consumati. Il fatto che riesca a produrre sia calore che raffrescamento, oltre all’ACS, lo rende un prodotto estremamente appetibile in termini di comodità, ingombro e spesa, in quanto con una singola installazione si risolve il fabbisogno termico annuo della maggior parte delle abitazioni.

Le pompe di calore sono inoltre un sistema molto versatile, adatte sia alle nuove costruzioni che alle riqualificazioni di impianti termici desueti; possono essere collegate ad un impianto fotovoltaico al 100% per sfruttare energia verde oppure essere collegate ad una caldaia a gas di supporto, per un sistema misto. Proprio per questa sua versatilità ed economia l’installazione della pompa di calore è tra gli interventi trainanti previsti dal Superbonus 110%, sempre che si migliori l’edificio di 2 classi energetiche, altrimenti può comunque beneficiare dell’Ecobonus (detrazione del 65%).

La scelta di quale pompa di calore installare dipende primariamente da 2 caratteristiche: dalle peculiarità climatiche (e geofisiche/strutturali) del luogo di installazione e dal fabbisogno termico che deve essere coperto. Come si fa quindi a scegliere quella più adatta?

Quale pompa di calore scegliere?

Le pompe di calore possono essere di 3 tipi: aria-acqua, acqua-acqua oppure terreno-acqua, a seconda della fonte energetica che si va a “sfruttare”. I sistemi aria-acqua sfruttano l’energia termica presente nell’aria esterna per trasferire il calore all’acqua all’interno dell’impianto di riscaldamento; sono in assoluto le soluzioni più diffuse, grazie soprattutto alla semplicità di installazione. Tuttavia, anche per le pompe di calore aria-acqua è bene valutare se c’è lo spazio sufficiente per posizionare l’unità esterna, sia da un punto di vista funzionale che estetico; ricordiamoci che in alcune zone, ad esempio nei centri storici, molto spesso ci sono vincoli paesaggistici che non permettono il posizionamento di unità esterne . Oltre alla giusta collocazione per l’unità esterna, bisogna ricordare  inoltre che una pompa di calore può occupare più spazio rispetto a una caldaia a combustione, necessitando generalmente di un locale dedicato. È necessario, inoltre, installare un serbatoio di accumulo inerziale per garantire l’erogazione di acqua calda sanitaria. Per gli apparecchi che sfruttano il calore presente nell’acqua superficiale o in quella di falda, invece, è fondamentale verificare che la risorsa idrica possa essere utilizzabile. Serviranno, quindi, le dovute autorizzazioni per poterla prelevare. Le pompe di calore terreno-acqua (o geotermiche), infine, sono la categoria di apparecchio più “invasiva” dal punto di vista dell’installazione, dal momento che richiedono il posizionamento di circuiti nel terreno per assicurare lo scambio termico. Sono quindi particolarmente adatte nel caso di nuove costruzioni.

L’area geografica per l’efficienza energetica

Uno dei fattori più importanti, come abbiamo detto, è anche la zona geografica. L’installazione di una pompa di calore è solitamente sconsigliata nelle zone di montagna dove gli inverni sono particolarmente rigidi; pur funzionando anche con temperature dell’aria esterna molto basse, infatti, il rendimento è decisamente inferiore e, di conseguenza, ne diminuisce la convenienza rispetto ai sistemi tradizionali.
Infine, ricordiamo che l’efficienza di una pompa di calore è inversamente proporzionale alla temperatura di mandata dell’acqua; vale a dire che la pompa di calore consumerà meno se lavora con un impianto a bassa temperatura (40-45°C), come un pavimento con pannelli radianti, o comunque con radiatori in grado di assicurare il giusto comfort anche con basse temperature. Se fossero necessarie temperature superiori, la scelta di riscaldamento più indicata risparmio sarà quella di una caldaia a condensazione, oppure di un sistema ibrido (pompa di calore unita a caldaia a condensazione).